Signify incontra la tradizione sartoriale di LUBIAM

Fondata nel 1911 da Luigi Bianchi, sarto originario della provincia di Mantova, LUBIAM (acronimo di Luigi Bianchi Mantova) è oggi un’azienda a conduzione famigliare di grande successo, che negli anni si è saputa affermare come eccellenza del Made in Italy, fortemente radicata nel territorio mantovano e riconosciuta anche all’estero. Da tempo, LUBIAM ha intrapreso un percorso di evoluzione smart e green, ponendosi l’ambizioso obiettivo di ridurre ulteriormente il livello del proprio impatto ambientale. Per questo motivo è stata scelta Signify e i suoi prodotti innovativi dall’anima sostenibile.

L’incontro fra le due aziende è avvenuto in occasione dell’edizione di gennaio 2024 di Pitti Uomo, quando Signify si è occupata dell’illuminazione dello stand di LUBIAM realizzando in stampa 3D alcuni proiettori a binario Philips MyCreation Accent Track e, soprattutto, un suggestivo apparecchio a sospensione Philips MyCreation Grand Series. Il colore dorato e la preziosa texture dell’apparecchio sono stati scelti per essere in linea con l’estetica dello stand e valorizzare il design fluido della panchina al centro dello spazio, sopra la quale era sospeso.

A seguito di questa prima esperienza positiva, per l’illuminazione dello stand di LUBIAM nell’edizione di giugno di Pitti Uomo – conclusasi proprio lo scorso venerdì – la scelta è ricaduta ancora una volta sull’apparecchio a sospensione Philips MyCreation Grand Series. All’interno del punto vendita di Mantova, sono stati invece scelti e stampati altri proiettori a binario. Eleganti, oltre che ecologici, i proiettori Philips MyCreation Accent Track sono pensati per valorizzare gli spazi commerciali e la merce esposta, per l’ausilio delle migliori tecnologie in termini di driver e moduli LED, a garanzia di massimo confort visivo ed elevata qualità della luce. Grazie a questo intervento, il risparmio energetico garantito è stato superiore al 50%. Inoltre, questi apparecchi sono realizzati per un’ottima percentuale (almeno pari al 55%) con materiali di scarto, che sarà possibile riutilizzare per la produzione di nuovi apparecchi con caratteristiche illuminotecniche uguali o addirittura superiori rispetto a quelli originali, a fine ciclo vita, notevolmente prolungato rispetto alla tecnologia tradizionale, o in qualsiasi momento le esigenze di flessibilità del retail lo richiedano.